Servizi Parodontali

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La gengivectomia è di solito eseguita quando un paziente ha una grave malattia parodontale che non può essere curata con scaling e levigatura radicolare od altre procedure parodontali. Essa viene utilizzata per rimuovere e rimodellare il tessuto gengivale “distaccato “ e per ridurre la profondità delle tasche tra i denti e le gengive.

La Procedura

Prima dell’inizio della procedura l’area sarà completamente anestetizzata con un anestetico locale. Vengono poi fatte delle piccole incisioni ed il tessuto gengivale in eccesso viene accuratamente rimosso. Dopo che tutte il tessuto “malato” e’ stato rimosso una sostanza pastosa viene quindi posta sopra le gengive. Questa sostanza è finalizzata a proteggere le gengive durante la guarigione.

Dopo la Procedura

Dopo la procedura è importante mangiare solo cibi morbidi e bere solo liquidi freddi o tiepidi mentre l’ impacco chirurgico protegge la guarigione. È importante mantenere la bocca pulita. Mentre è necessario non spazzolare nella zona in cui è stata eseguita la procedura, e’ bene spazzolare ed usare il filo interdentale nel resto della bocca. Dopo alcune settimane le gengive saranno completamente guarite e sarà possibile riprendere spazzolino e filo interdentale, ma questo dovrebbe essere fatto inizialmente con delicatezza.

La perdita ossea nelle ossa mascellari è comune quando uno o più denti sono stati persi a causa di infortunio, carie o trauma. Venendo meno, senza il dente, lo stimolo all’ osso questo tenderà a riassorbirsi. Nel tempo le zone mascellari potrebbero deteriorarsi a tal punto da non presentare più abbastanza osso per consentire il posizionamento di impianti dentali. In casi come questi, il dentista può raccomandare un innesto osseo.

L’ innesto osseo consiste nella sostituzione o aumento di osso mancante attorno ai denti.

Ci sono tre tipi di procedure di innesto osseo: autogeno, allogenico e xenogenico.

  • Gli innesti autogeni utilizzano osso da una zona del corpo del paziente e lo trapiantano nella area in bocca da ricostruire. L’osso è di solito preso da ossa non-essenziali, come la zona del mento. Il vantaggio di un innesto osseo autologo è che l’osso utilizzato proviene esclusivamente dal paziente riducendo così la probabilità di rigetto ed infezione. L’osso è ancora “vivo”, ciò significa che ha ancora materiale cellulare attivo.
  • Anche gli innesti allogenici utilizzano ossa umane che vengono trapiantate nella area in bocca da ricostruire. Tuttavia essi non sono costituiti dall’osso del paziente, ma l’osso di solito proviene da cadaveri cioe’ da tessuto osseo donato alle banche dell’ osso. Tutto il materiale osseo allogenico è accuratamente selezionato ed è considerato molto sicuro.
  • Anche gli innesti xenogenici sono utilizzati per ricostruire aree in bocca che lo necessiatano, tuttavia l’osso proviene da una fonte non umana. Solitamente la fonte non umana è bovina (mucca). Gli innesti allogenici e xenogenici sono utilizzati poiche’ non richiedono un secondo sito chirurgico per il prelievo dell’ osso e notevoli quantità di osso sono facilmente ottenibili.

La Procedura

L’anestesia locale è utilizzata per anestetizzare sia la zona in cui verrà rimosso l’osso che quella ove verra’ aumentato. Un’incisione gengivale è fatta nell’ area in cui verrà trapiantato l’osso, questo consente al dentista di poter vedere esattamente di quanto osso necessita prima del prelievo da altra area del paziente (se è in corso un innesto autologo).

Successivamente il dentista farà una incisione gengivale sotto i denti antero-inferiori per esporre l’osso del mento, rimuoverà una parte dell’osso insieme a del midollo osseo. Questa incisione viene poi chiusa con punti di sutura.

L’osso rimosso dal mento verrà quindi posizionato stabilmente con l’ utilizzo di piccole viti in titanio nelle aree mascellari che necessitano ricostruzione.

Il dentista può mettere una miscela di midollo osseo e di un qualche materiale per innesto osseo intorno al trapianto osseo per aumentare la velocità di guarigione. L’incisione viene poi chiusa con punti di sutura.

Dopo la procedura vi saranno probabilmente prescritti degli antibiotici così come degli antidolorifici. Vi verrà chiesto di seguire una dieta limitata a cibi morbidi. Gli innesti ossei di solito richiedono circa sei-nove mesi per guarire completamente. Gli impianti dentali non saranno collocati fino a quando la bocca non sarà guarita completamente.

La soluzione All-on-4 è indicata in pazienti che hanno ridotta quantità di osso e/o una disponibilitaà economica limitata. All-on-4 è una soluzione implantare alternativa che massimizza l’uso immediato dell’ osso residuo utilizzando solo quattro impianti! La tecnica All-on-4 ha un tasso di successo del 98,5% a quattro anni ed è offerta ai pazienti da più di dieci anni.

All-on-4 Tecnica Implantare

La tecnica All-on-4 è specificamente progettata per utilizzare solo quattro impianti che sono disponibili per una funzione immediata. Gli impianti all-on-4 non richiedono tipicamente innesto osseo, quindi sono una soluzione ideale per i pazienti con aree a basso volume o densità ossea.

Prima dell’inizio sarà anestetizzata l’ area interessata in modo che non sentirete alcun dolore o fastidio durante la procedura. Quattro impianti dentali verranno poi inseriti nelle zone più favorevoli per quantità ossea. Una volta che gli impianti sono stati posizionati, una nuova protesi o quella esistente verra’ utilizzata temporaneamente e connessa. Una volta che gli impianti sono completamente integrati con l’osso (3-4 mesi), i denti provvisori saranno rimossi e la protesi finale sarà saldamente ancorata.

I vantaggi di All-on-4

Sono molti i benefici della tecnica All-on-4, tra cui:

  • Tempo di recupero minimo
  • Bassi costi complessivi rispetto ad un singolo impianto
  • Non c’è bisogno di innesto osseo, nella maggior parte dei casi
  • Facile igiene orale e cure domiciliari
  • Possibilità di mangiare e gustare tutti i cibi
  • Non più frustranti protesi rimovibili
  • Risultati a lungo termine
  • Stabilizzazione del livello osseo
  • Maggiore fiducia in se stessi ed in generale miglior qualità di vita
  • Un sorriso nuovo di zecca in un solo giorno!

La malattia parodontale provoca la perdita di osso attorno ai denti, cio’ aumenta le probabilità di perdita dei denti. Una volta che un dente è stato perso l’osso mascellare di supporto si riassorbirà nel tempo. Questo può rendere difficile l’adattamento di protesi. Tuttavia semplici tecniche sono ora disponibili per far ricrescere l’osso perduto, fornire “alloggio” osseo per impianti dentali o per migliorare l’estetica sotto un ponte fisso.

La rigenerazione ossea guidata non sempre richiede la rimozione di osso da qualche altra parte del corpo. Molte opzioni utilizzano membrane come barriere, proteine che stimolano i tessuti o gel con fattori di crescita bioattivi. Di tanto in tanto sono necessarie procedure di innesto osseo, innesti ossei possono essere da proprio osso, da banche dei tessuti o materiali sintetici. L’obiettivo di ciascuna di queste opzioni di trattamento è quello di stimolare il corpo a rigenerare nuovo tessuto osseo o mantenere lo spazio perché l’osso si possa rigenerare.

I Vantaggi

L’osso ed il tessuto gengivale dovrebbero combaciare perfettamente come un maglione a collo alto aderisce al collo. Ma quando la malattia parodontale è presente questo tessuto di sostegno e l’ osso degenerano e si sviluppano tasche tra le gengive ed il dente. Se troppo osso è perso, il dente dovrà essere estratto.

La rigenerazione ossea guidata aiuta l’organismo a rigenerare l’ osso perduto. Riparando il danno fatto dalla malattia parodontale questo procedimento aumenta le probabilità di mantenere i denti naturali e diminuisce le possibilità di gravi problemi di salute associati con la malattia parodontale.

La recessione gengivale è uno dei risultati più evidenti della malattia parodontale (malattia delle gengive) e consiste nello spostamento del margine gengivale lungo la radice del dente. La recessione può essere limitata ad uno o più denti ed i sintomi variano da nessuno a sensibilità, infiammazione dei tessuti, esposizione radicolare, carie o problematiche estetiche. E’ importante “riparare” la recessione gengivale perché il tessuto gengivale è la principale barriera ai batteri. Senza un adeguato tessuto gengivale attorno ai denti i batteri possono causare malattie gengivali, deterioramento osseo e dei tessuti sino alla perdita dei denti.

Benefici Estetici

Coloro che ritengono che i propri denti siano troppo grandi o che sono imbarazzati dalla quantità di dente che “espongono” possono beneficiare dagli innesti gengivali. L’ innesto gengivale può anche essere utilizzato per abbassare il margine gengivale ad un livello più attraente. In questo modo si riduce la quantità di dente mostrato e si aumenta la salute generale dei denti e delle gengive.

Ci sono tre tipi di innesti. Il tipo utilizzato dal dentista dipenderà dalle condizione date del paziente e dai bisogni specifici.

  • Innesti di Tessuto Connettivo: Gli innesti di tessuto connettivo sono la forma più comune di innesti gengivali. Essi sono utilizzati per trattare l’esposizione radicolare di uno o più denti. Durante la procedura il dentista inciderà un lembo sul palato e rimuoverà il tessuto da sotto il lembo. Il lembo viene poi suturato di nuovo in posizione. Il tessuto rimosso sarà poi “cucito” al tessuto gengivale che circonda la radice esposta. Nel tempo il tessuto “aggiunto” crescerà insieme al tessuto gengivale già presente costituendo un margine gengivale più alto attorno al dente.
  • Innesti Gengivali Liberi: Gli innesti gengivali liberi sono simili agli innesti di tessuto connettivo eccetto per il fatto che invece di incidere un lembo per rimuovere tessuto al di sotto, una piccola quantità di tessuto viene presa direttamente dalla superficie del palato. Questo tessuto viene quindi collocato e fissato direttamente nella zona gengivale trattata. I dentisti preferiscono questo metodo per chi ha gengive molto sottili.
  • Innesti Peduncolati: L’ innesto peduncolato non utilizza tessuto prelevato dal palato. Utilizza tessuto gengivale presente attorno al dente su cui si interviene. Con questa metodica il lembo (chiamato peduncolo) è parzialmente inciso in modo che un bordo rimanga attaccato. Il lembo viene poi tirato su (mascella inferiore) o spostato verso il basso (mascella superiore) per coprire la radice esposta e suturato . Questo metodo è preferito per i pazienti che hanno una buona quantità di tessuto gengivale vicino al dente da trattarsi. Oltre agli innesti naturali ottenuti dal paziente, alcuni dentisti preferiscono utilizzare materiale di innesto proveniente da una banca dei tessuti. Dopo la procedura si sarà in grado di rientrare a casa. Tuttavia, se si fosse dato un sedativo per rilassarvi avrete bisogno di un amico o un membro della famiglia per guidare l’ auto. Siate sicuri di seguire tutte le istruzioni che il medico vi ha dato per le cure post-operatorie. Non spazzolate od usate il filo nell’ area gengivale trattata fino a quando sarà completamente guarita. Vi sarà dato uno speciale collutorio che vi aiuterà nel controllo di placca durante questo periodo. Per circa una settimana, dopo la procedura di innesto gengivale, la vostra dieta sarà limitata a cibi morbidi come uova, pasta o yogurt. Il dolore varia da paziente a paziente e dipende da molte variabili tra cui la tolleranza al dolore e il tipo di innesto gengivale eseguito. Il medico probabilmente consigliera’ un anti-infiammatorio da banco o, in rari casi, prescriverà uno specifico antidolorifico. Molti pazienti sono in grado di tornare al lavoro entro un giorno o due.

Dentiere non percepibili come tali, del tutto simili ai denti naturali!

Le dentiere sono protesi mobili in sostituzione di denti mancanti che possono essere rimosse dal cavo orale. Inizialmente ci vorrà un poco di tempo ad abituarsi ad esse, ma le dentiere attuali hanno un aspetto estremamente naturale e sono più confortevoli che mai.

Ci sono due tipi principali di protesi mobili: totali e parziali. Il vostro dentista vi aiuterà a scegliere il tipo di protesi che è meglio per voi in base a se alcuni o tutti i denti dovranno essere sostituiti.

Che cosa sono le Dentiere su Impianti?

A differenza di una dentiera normale, che poggia sulle gengive, le protesi a supporto implantare sono ancorate in bocca grazie ad impianti dentali. Molto spesso questa tipologia di protesi viene utilizzata nella mandibola perché la dentiera tende ad essere meno stabile nella arcata inferiore. Tuttavia, protesi supportate da impianti possono essere collocate anche nel mascellare superiore. In questo tipo di protesi la vostra protesi a supporto implantare si incastra in posizione sugli impianti chirurgicamente posizionati nella mascella. Questo impedisce alla protesi di scivolare o di allentarsi in bocca. Ciò elimina anche la necessità di pasta per protesi o adesivi. La protesi a supporto implantare può essere rimossa durante la notte per la pulizia o, se si dispone di una protesi a supporto implantare fissa , la protesi fungerà in tutto e per tutto come denti permanenti.

Aspetti di base delle Protesi Totali su Impianti

Ci sono due tipi di protesi totali su impianti: protesi totale con connessione a barra e protesi totale con connessione a pallina. Entrambi i tipi di protesi richiedono il posizionamento di due o più impianti dentali; entrambi vi daranno un sorriso piacevole e naturale.

 

  • Protesi Totale con Connessione a Barra
    Quando si prevede una protesi con ritenzione a barra, tre o più impianti dentali vengono inseriti nella mascella. Barre metalliche poi corrono al di sopra della gengiva tra ciascuno degli impianti. La protesi poggia sulle barre, connettendosi con clip in metallo. Questa struttura assicura il posizionamento della protesi, senza la necessità di ulteriori parti metalliche invece utilizzate nelle protesi con ritenzione con attacco a pallina. Molti pazienti optano per questa alternativa in quanto elimina lo sfregamento, l’ allentamento ed il disagio associato con le tradizionali protesi rimovibili. La protesi è tenuto in posizione molto saldamente ed è meno probabile che si “allenti”.
  • Protesi Totale con Connessione a Pallina
    La protesi totale con ritenzione con attacchi a pallina funziona con un meccanismo maschio-femmina con una estremita’ sferica. La dentiera ha diversi incavi metallici che si allineano con le palline disposte sugli impianti dentali nell’osso mascellare. Le palline e gli incavi si incastrano per una calzata estremamente sicura, consentendo una protesi totale superiore priva di palato.

Aspetti di base dell’ Impianto Dentale

Gli impianti dentali sono sostituti dei denti a lungo termine che il medico posiziona chirurgicamente nelle mascelle. Essi sono in titanio e diventano un tutt’ uno con l’ osso attraverso un processo chiamato “osteointegrazione”. Questi impianti non si muovono né fanno rumori imbarazzanti rendendo evidente che si ha una dentatura artificiale. Poiche’ sono in titanio, non c’e’ alcun rischio che si possano cariare, cosa che puo’ succedera ai pilastri di un tradizionale ponte fisso. In genere non ci saranno problemi di perdita d’ osso in quanto l’ impianto viene chirurgicamente inserito nell’ osso e contribuisce a mantenerlo.

I medici stanno inserendo impianti dentali da ben oltre oltre 20 anni e la maggior parte degli impianti che sono stati collocati a fine anni ’80 e primi anni ’90 sono ancora in funzione al massimo delle prestazioni. Con la dovuta cura ed attenzione gli impianti dentali possono durare tutta la vita.

  • La Procedura Implantare
    Prima di procedere viene effettuato un esame iniziale per valutare il miglior tipo di protesi su impianti per voi. Il medico fara’ delle radiografie, prendera’ delle impronte ed annotera’ la vostra storia medica e dentale. Se non si è già portatori di protesi totale, sara’ realizzata una protesi temporanea da indossare fino a quando la protesi definitiva su impianti sara’ pronta. L’intervento iniziale consiste nell’ inserimento degli impianti nelle ossa mascellari. Tre o sei mesi dovranno trascorrere prima dell’intervento successivo. Questo per garantire che il vostro osso mascellare e l’impianto si integrino e si “fondano” tra loro. Il secondo intervento chirurgico espone la parte superiore dell’impianto ed un pilastro di guarigione viene posizionato sulla testa di ogni impianto. Occorre minor tempo di guarigione dopo il secondo intervento chirurgico, in tal modo il successivo appuntamento sarà nel giro di due settimane. Nel terzo appuntamento i pilastri di guarigione vengono sostituiti con regolari monconi – la parte dell’impianto a cui la corona, la barra di metallo o l’attacco a pallina è collegato. L’ ultimo appuntamento sarà per la prova della vostra protesi per garantire che si posizioni propriamente, precisamente e non arrecando fastidi.
  • Come prendere Cura della Protesi Totale su Impianti
    E’ sempre importante rimuovere la vostra protesi di notte e pulirla a fondo. Si dovrebbero anche pulire accuratamente le connessioni per prevenire le malattie gengivali od altri problemi. E’ bene seguire attentamente le istruzioni del dentista per mantenere il vostro nuovo sorriso il più bello e sano possibile!
  • Protesi su Impianti vs Protesi Tradizionali
    Le dentiere sono ben note per essere scomode e sconvenienti. Molti pazienti si lamentano di disagio, imbarazzo e non tranquillita’ riguardo il loro sorriso. Le dentiere di per sé non agiscono come denti naturali. Le protesi totali inferiori tradizionali non sono in genere stabili, possono muoversi e non permettere di mangiare determinati alimenti. Le dentiere possono determinare perdita ossea in quanto non stimolano l’osso come fanno i denti naturali e gli impianti. Con il trascorrere del tempo le gengive su cui poggia la dentiera si abbassano e la dentiera non siedera’ piu’ in maniera corretta. Le protesi su impianti consentono a chi le indossa una vita senza dolore, disagio e imbarazzo. Esse si comportano come denti naturali e sani, stimolano l’osso e ne prevengono la perdita, aumentano la forza masticatoria sino a 10 volte nel primo anno e si presentano e percepiscono come i denti naturali! Coloro i quali le utilizzano spesso si meravigliano della riacquisita capacità di masticare, parlare e sorridere con facilità e naturalezza. Gli impianti hanno veramente rivoluzionato l’odontoiatria per il portatore di protesi totale.

La chirurgia ossea o chirurgia a lembo, è di solito eseguita quando una tasca attorno ad uno o più denti non ha risposto ad altri tipi di trattamento. La procedura e’ finalizzata a creare un ambiente pulito attorno al dente in modo che il dente possa essere mantenuta piuttosto che perso. La chirurgia ossea è generalmente eseguita solo dopo che altri trattamenti sono stati tentati e provati e di solito quando la profondità della tasca è peggiorata nel corso del tempo.

La Procedura

Prima di iniziare l’area interessata sarà anestetizzata con un anestetico locale. L’incisione viene fatta nel tessuto gengivale attorno alla zona che deve essere trattata. La gengiva viene quindi sollevata, allontanata dal dente in modo che vi sia accesso diretto all’ osso sottostante. La superficie del dente viene poi accuratamente pulita da qualsiasi accumulo di placca.

In seguito la superficie dell’ osso verra’ levigata. Questo perche’ i batteri intrappolati nella tasca attorno al dente alterano i contorni ossei rendendoli irregolari e ruvidi. La levigatura di tali superfici ossee e’ necessaria per garantire una corretta guarigione.

Dopo che la radice del dente è stata pulita e l’ osso levigato, il tessuto gengivale viene poi tagliato in modo che corrisponda alla nuova struttura sottostante e suturato in posizione. I punti sono posizionati per tenere il tessuto gengivale nella posizione corretta per una ottimale guarigione.

Dopo la Procedura

Dopo la procedura può essere prescritto un farmaco antidolorifico. I punti di sutura saranno rimossi dopo 6-10 giorni, a meno che non ne siano stati utilizzati di riassorbibili. Circa un mese dopo l’intervento chirurgico, un appuntamento deve essere programmato per controllare la guarigione della zona. Poiche’ talora del tessuto gengivale viene rimosso durante la procedura, il dente può apparire “piu’ lungo” esponendo radice dentale. Questo può provocare una maggiore sensibilità al caldo od al freddo.

La terapia parodontale di mantenimento è un programma progettato per prevenire la malattia parodontale nel tessuto gengivale ed osseo.
Essa è di solito necessaria nei pazienti che sono suscettibili alla parodontite o che sono stati trattati precedentemente. Le visite di controllo dal parodontologo aiuteranno a prevenire ulteriori problemi dentali nel futuro. Curare la malattia nelle sue fasi iniziali consente di risparmiarsi non solo disagi, ma anche denaro!

Perché è necessaria la Terapia Parodontale di Mantenimento?

La malattia parodontale è causata dai batteri presenti nella placca. Le tossine prodotte dai batteri attaccano le gengive ed i denti. E, se la placca non viene rimossa, si indurisce, calcifica e forma il tartaro.

Anche coloro i quali sono particolarmente bravi nell’ igiene orale non saranno in grado di impedire completamente la formazione di tartaro sui denti. L’ uso del filo interdentale e dello spazzolino manterrà il tartaro al minimo, ma la visita periodica è necessaria per rimuovere professionalmente ciò che è presente. Durante la pulizia di mantenimento l’ igienista valutera’ attentamente lo stato di salute parodontale.

Quanto frequenti devono essere le visite periodiche?

Il parodontologo raccomanderà ogni quanto tempo e’ indicata una visita di mantenimento parodontale. La frequenza sarà determinata dal tipo di malattia parodontale presente, dal tipo di trattamento parodontale messo in atto nel passato, da come si e’ risposto alla terapia e da quanto velocemente si sviluppa la placca. Il fattore più importante, tuttavia, è il grado di dedizione ad una buona igiene orale domiciliare.

La Chirurgia Plastica Parodontale riguarda gli interventi estetici eseguiti sulle gengive per migliorare l’aspetto e la salute del sorriso.

Allungamento di Corona Clinica Estetico

Coloro che “soffrono” di sorriso “gengivale” possono grandemente beneficiare da un allungamento di corona clinica estetico. Questa procedura, relativamente semplice, richiede in genere circa un’ora ed è essenzialmente un “innalzamento del margine gengivale”. Durante l’ intervento il medico rimuove l’eccesso di gengiva e tessuto osseo e rimodella il sorriso per esporre maggiormente il dente naturale. Questo puo’ essere eseguito su un solo dente, ma più spesso viene fatto per l’ intero sorriso. Il risultato finale consentira’ di mostrare maggiormente i denti naturali creando un sorriso piu’ ampio ed esteticamente piu’ piacevole.

L’ allungamento di corona clinica estetico può essere effettuato anche per preservare la salute del sorriso. La rimozione di tessuto gengivale in eccesso può aiutare a controllare e prevenire la malattia parodontale. Aumentando la superficie esposta del dente, diminuisce la profondità delle tasche gengivali dove i batteri possono crescere e danneggiare i denti e le gengive.

Prima della procedura un anestetico locale sarà somministrato per prevenire il dolore ed il fastidio. Saranno necessarie piccole incisioni nel tessuto gengivale per separare le gengive dai denti. In alcuni casi una piccola quantità di osso dovrà anche essere rimosso per creare un sorriso naturale. Una volta che la procedura è completata il medico pulira’ le incisioni con acqua sterile, suturera’ e posizionera’ un impacco protettivo sopra la zona al fine di incoraggiare i denti e le gengive appena sagomate a “riattacarsi” tra loro. Sarà necessario un appuntamento di controllo a 1-2 settimane dopo la procedura per valutare la guarigione.

Allungamento di Corona Clinica Funzionale

A volte puo’ necessario un allungamento di corona clinica funzionale al fine di eseguire una procedura cosmetica o protesica. Questo può essere il caso di un dente troppo cariato, spezzato sotto il margine gengivale o con una struttura insufficiente per il restauro con una corona od un ponte. In casi come questo il dentista può dover abbassare i livelli gengivali ed ossei attorno al dente per esporre una superficie piu’ ampia della radice, in modo che il dente possa essere restaurato. Tuttavia la semplice rimozione del tessuto gengivale in eccesso non è sufficiente. Il dentista avrà bisogno di rimodellare le gengive e l’osso di sostegno per guadagnare un adeguato spazio e poter posizionare un restauro di qualità.

La procedura è simile all’ allungamento di corona estetico ed anche qui viene somministrato un anestetico locale. Piccole incisioni sono necessarie per rimuovere il tessuto gengivale e rimodellare la zona. Quando la procedura è stata completata, il dentista utilizzera’ dei punti di sutura che dovranno essere rimossi dopo una o due settimane. Quando la zona sara’ completamente guarita (6-8 settimane), il manufatto protesico finale, corona o ponte, potra’ essere posizionato.

Teeth-in-a-Day (Denti in un Giorno), ovvero Impianti Dentali a Carico Immediato, sono la più recente innovazione nella tecnologia degli impianti dentali. Nella maggior parte dei casi di impianti dentali i pazienti devono presentarsi a più visite ambulatoriali e devono aspettare mesi prima di avere un impianto restaurato definitivamente. Con gli impianti a carico immediato i pazienti possono uscire dallo studio dentistico con una nuova serie completa di denti in un solo giorno!

Impianti Dentali Tradizionali vs Teeth-in-a-Day

Gli impianti tradizionali devono essere lasciati indisturbati per 3-6 mesi prima che la guarigione e la crescita consentano al dente mancante di essere sostituto pienamente. Questo periodo di attesa consente l’ osteointegrazione tra impianto ed osso. Il risultato è un forte e stabile impianto. Tuttavia gli impianti tradizionali richiedono interventi chirurgici multipli (uno per posizionare l’impianto ed uno per scoprire l’impianto dopo 3-6 mesi). Durante il periodo di attesa i pazienti potranno utilizzare un ponte o dentiera provvisori o – peggio – rimanere senza denti. Gli impianti dentali tradizionali hanno un alto tasso di successo ma il periodo di attesa rende questa opzione di trattamento difficile soprattutto nel caso di urgenza.

Gli Impianti a Carico Immediato, o Teeth-in-a- Day, non hanno alcun periodo di attesa ed i denti mancanti possono essere sostituiti immediatamente! Appena la chirurgia per posizionare l’impianto è stata completato il medico può posizionare il restauro protesico senza il tradizionalmente richiesto periodo di attesa di 3-6 mesi. Si potra’ uscire dallo studio medico con un nuovo dente che funzionerà normalmente il giorno stesso! Inoltre, la procedura richiede in genere solo un’ora.
Gli impianti a carico immediato possono anche essere inseriti subito dopo l’estrazione. Immaginatevi di entrare dal dentista ed uscirne sempre con i vostri denti!

Chi puo’ richiedere Impianti Dentali a Carico Immediato?

Non tutti i pazienti potranno beneficiare di impianti a carico immediato. E ‘importante per il medico eseguire questa procedura solo su pazienti che soddisfano i criteri necessari per garantire il massimo successo. Il medico eseguirà un esame approfondito per determinare se il caso si qualifica per il carico immediato degli impianti dentali.

Spesso i pazienti che hanno perso i denti posteriori nella mascella superiore richiedono un rialzo del seno per poter inserire degli impianti dentali . Questo perché l’osso nella zona in cui i denti mancano naturalmente tende a ridursi od a riassorbirsi nel tempo. Come risultato i seni si espandono e vanno ad occupare lo spazio libero ove prima era presente osso . Con osso insufficiente per posizionare saldamente un impianto dentale, una elevazione del pavimento del seno è necessaria, spostandolo dove era precedentemente inserendo osso supplementare nella zona.

La Procedura

Ci sono due forme di procedure di rialzo del seno e quella che verra’ utilizzata dipende dalle necessita’ individuali e dalla quantità di osso ancora presente. Il medico discuterà le differenti opzioni prima della procedura.

Prima un anestetico locale verra’ iniettato in zona. Il medico quindi creera’ una piccola apertura nell’osso per accedere alla cavità sinusale. Usando un piccolo strumento quindi sollevera’ delicatamente il seno nella sua posizione originale. Un materiale da
innesto verra’ quindi disposto sotto la cavità del seno appena sollevata al di sopra dell’ osso esistente. Questo materiale da innesto si unira’ con il proprio osso, creando così più osso.

Dopo la Procedura

Di solito sono necessari 4-9 mesi per la guarigione completa dopo un rialzo del seno, prima che gli impianti dentali possano essere posizionati. L’ aumento di osso ompenserà la perdita ossea e permetterà l’ inserimento di piu’ impianti. Senza questa procedura molti pazienti non potrebbero ricorrere agli impianti dentali in tale area della bocca (mascella posteriore).

Quando uno o più denti vengono estratti i tessuti molli e l’osso possono cominciare a collassare. Senza la radice del dente a stimolarlo l’ osso mascellare circostante iniziera’ quasi immediatamente a riassorbirsi ed a ridursi. Se vi è troppa perdita ossea può essere impossibile posizionare degli impianti dentali e può diventare più costoso, più invasivo, più fastidioso e necessitare di piu’ tempo per sostituire l’osso perduto. La preservazione alveolare o crestale e’ una tipologia di innesto osseo che ricostruisce e stabilizza l’osso dove una estrazione ha lasciato una cavita’ vuota ed indebolita.

La Procedura

La preservazione alveolare o crestale inizia con la rimozione del dente. Il medico farà attenzione in modo da non disturbare l’osso esistente nell’ alveolo. Successivamente verra’ inserito uno speciale prodotto per innesto osseo. Questo prodotto potra’ essere un innesto autologo, allogenico o xenogenico. Il materiale inserito è finalizzato ad aumentare ed a far ricrescere l’osso nell’ alveolo. Dopo che è stato posizionato sarà stabilizzato con punti di sutura e/o una membrana. Il tempo di guarigione è di circa 3-5 mesi prima che un impianto dentale possa essere inserito.

I Vantaggi

La preservazione alveolare e crestale può sostanzialmente ridurre al minimo la quantità di perdita ossea che si verifica dopo la rimozione di uno o più denti. Lasciando l’ alveolo vuoto dopo una estrazione sicuramente si andra’ incontro ad un riassorbimento osseo importante, rendendo più difficile l’ inserimento successivo di un impianto.

La preservazione alveolare e crestale è anche:

  • Minimamente invasiva e con il minimo disagio
  • Prepara il sito per la futura collocazione di un impianto dentale senza ulteriore innesto
  • Più conveniente e meno dolorosa rispetto ad una procedura di innesto successiva
  • Mantiene un sorriso naturale

Se la placca ed il tartaro vengono lasciati sui denti, come abbiamo gia’ accennato, forniscono le condizioni ideali ai batteri per prosperare. I batteri irritano le gengive e determinano il loro facile sanguinamento. È possibile notare questo mentre si sta spazzolando i denti o mangiando. Questa è la fase iniziale della malattia parodontale e si chiama gengivite.

 

 

Se si soffre di gengivite il dentista o l’ igienista puliranno i denti in profondita’ e li lucideranno. Inoltre potrebbero consigliare un collutorio antisettico contenente clorexidina e vi mostreranno come utilizzare spazzolino e filo interdentale in modo efficace. La maggior parte degli adulti soffrono, in gradi diversi, di malattia parodontale.

L’ aumento di cresta è una procedura comune eseguita per ricreare il contorno naturale delle gengive. Spesso, dopo che un dente viene rimosso, l’osso della mascella inizierà a riassorbirsi e diminuire in quantità. L’altezza e la larghezza dell’ alveolo, sostenuto dal dente, inizieranno a ridursi dopo l’ estrazione. Molti pazienti possibilmente svilupperanno una concavità delle gengive o della mascella ove prima era presente il dente.

Ripristinare l’altezza e la larghezza originaria dell’ alveolo non è solitamente necessario da un punto di vista medico. Tuttavia può essere indicato se si vuole inserire un impianto dentale o per scopi estetici. Se l’ osso si e’ troppo riassorbito, posizionare un impianto dentale può non essere possibile.

La Procedura

Ci sono due tipi di procedure per la Ricostruzione Alveolare o Crestale: ricostruzione dei Tessuti Molli e ricostruzione dei Tessuti Duri.

Occasionalmente entrambi i tipi di aumento di cresta sono eseguiti contemporaneamente.

Gli innesti di tessuti molli si realizzano al fine di migliorare l’estetica e la “facilita’ di pulizia” del sito. Prima della procedura l’area sarà anestetizzata. Un’ incisione viene fatta per esporre l’ area interessata ed un innesto di tessuto molle viene ottenuto dal palato o si utilizza un innesto artificiale. Esso viene quindi inserito nella zona ricevente e poi viene fissato con punti di sutura.

Gli innesti di tessuto duro sono fatti per ricreare un adeguato contorno osseo prima del posizionamento di un impianto dentale. Inizialmente si anestetizzera’ la zona. Un’ incisione viene fatta, la gengiva sollevata ed allontanata per esporre il difetto osseo. Un innesto osseo, ricavato da un altro sito all’interno della bocca o da osso proveniente da banche dell’ osso, viene posizionato nella zona ricevente e stabilizzato utilizzando delle viti. L’area viene poi chiusa con punti di sutura.

Il tempo di guarigione varia da paziente a paziente ed in base alla dimensione della zona interessata, ma di solito non va oltre i 6 mesi.